In questi ultimi anni tutti i settori industriali del nostro paese sono stati soggetti ad una crescente pressione volta ad inserire la coscienza ambientale all’interno della propria strategia aziendale.
Lo sviluppo di una green economy, promosso dalla Commissione Europea attraverso specifici regolamenti e direttive ha l’obiettivo di stimolare a livello europeo la competitività delle industrie europee nei confronti dell’innovazione verso lo sviluppo di tecnologie e prodotti environmental friendly. Infatti, l’attenzione al risparmio delle risorse e al minore consumo di materie prime comporta duplici benefici sia ambientali sia a livello economico.
Come si avrà modo di approfondire in seguito, un bene “ambientalmente preferibile” deve essere definito tale attraverso l’analisi degli impatti durante la sua intera vita: dall’estrazione delle materie prime alla produzione, al trasporto, all’utilizzo fino al riciclaggio o al definitivo smaltimento. Tale approccio è stato adottato dagli enti preposti allo sviluppo e verifica del carico ambientale dei diversi prodotti per verificare la validità delle informazioni fornite e garantire la scientificità dei criteri di scelta.
La rapida comparsa di diversi strumenti di comunicazione ambientale ed il crescente interesse ed attenzione dell’opinione pubblica su tali argomenti meritano specifici approfondimenti e una maggiore chiarezza per evitare inesattezze e confusioni sul termine “ambientalmente preferibile”.
Un vanto tra le peculiarità ambientali attribuibili al polistirene è la fattibilità di realizzare un riciclo di tipo chiuso, cioè realizzare nuovi prodotti in EPS a partire da beni in EPS post-consumo, senza che la componente proveniente da tali materiali, considerati rifiuti, penalizzi le prestazioni finali del nuovo prodotto.
(fonte: AIPE)
Approfondimenti: AIPE – Il Ciclo di Vita